DL Rilancio: Monopolio Alitalia in Sardegna per 5 anni

DL Rilancio: Monopolio Alitalia in Sardegna per 5 anni.

Giuricin (Liberi, oltre): «se confermata, la misura rischia di danneggiare il mercato aereo e il turismo dell’isola».

Di Adriano Bomboi.

Tra le righe del confusionario DL proposto dal governo per rilanciare il Paese dopo l’emergenza Covid si scorge una pericolosa novità.
La bozza del testo prevede infatti 5 anni di monopolio di Alitalia nei servizi di continuità territoriale della Sardegna.

Recita l’art. 206, comma 4 ter:

«Ai fini della prestazione di servizi pubblici essenziali di rilevanza sociale, e nell’ottica della continuità territoriale, la società di cui al comma 3, ovvero le società dalla stessa controllate o partecipate (vedi Alitalia, Nda), stipula, nel limite delle risorse disponibili, un contratto di servizio di durata quinquennale con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministero dell’economia e delle finanze e con il Ministero dello sviluppo economico, sottoscritto dai rispettivi Ministri.»

A tal riguardo sarà opportuno capire che posizione assumerà l’Unione Europea. Ricordiamoci che il costante salvataggio di Alitalia con denaro dei contribuenti è stato tra le causali del tramonto di Air Italy, capace di alterare la concorrenza a vantaggio di un vettore pubblico inefficiente.

Un’eventualità che, secondo l’esperto di trasporti Andrea Giuricin (Liberi, oltre), potrebbe danneggiare anche il mercato turistico dell’isola, e con serie ripercussioni sugli abitanti. «Il decreto rilancio non solo prevede l’ennesimo aiuto ad una compagnia che perdeva mezzo miliardo di euro anche in tempo di pace, ma soprattutto distrugge il mercato aereo. La Sardegna rischia di veder scappare molti vettori aerei se venisse confermata la decisione di affidare senza gara il servizio solamente ad Alitalia. Un danno enorme per il turismo in un momento già difficilissimo per il settore». Un problema analogo a quello del settore marittimo.

Da considerare inoltre che gli aiuti UE destinati alle compagnie aree in difficoltà a seguito del Covid non verranno concessi a quei vettori, come Alitalia, che si trovavano già in crisi prima dell’arrivo del virus.

L’incredibile esborso di ulteriori 3 miliardi verso Alitalia, da cui nascerà una BadCo che non restituirà mai il denaro dei contribuenti, porta a 12,5 mld il volume degli aiuti ricevuti nel corso degli anni da una compagnia per nulla strategica, in quanto possiede solamente l’8% della fetta del mercato italiano.

Nuovi aiuti e verso un vettore in perdita – afferma Giuricin – rischiano di distruggere il mercato aereo italiano, facendo licenziare migliaia di lavoratori di compagnie alternative che hanno sviluppato il settore, che è passato da 53 milioni di passeggeri nel 1997 a 161 milioni di passeggeri nel 2019.

Cosa si dovrebbe fare? Secondo l’esperto tre importanti misure:

1) Eliminazione tasse volo.
2) Eliminazione IVA voli domestici.
3) Piano di attrattività del turismo italiano.

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U.R.N. Sardinnya ONLINE

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