Trasporti? Ecco perché la politica deve starne alla larga

Di Adriano Bomboi.

Come si risolve il problema dei trasporti? Chiunque abbia letto l’intervento di Andrea Saba sul quotidiano La Nuova del 2 settembre avrà trovato una soluzione mai vista prima al mondo. Una soluzione che in realtà ricalca la mentalità del politico italico medio, di cultura media, che oggi amministra l’isola. Secondo Saba la politica dovrebbe spendere per portare i turisti in Sardegna, e quindi i contribuenti dovrebbero pagare il servizio. Per fare ciò ha proposto la classica formula della compagnia a capitale pubblico, con un capitale privato di minoranza. Una evoluzione della già fallita “Flotta Sarda” di Cappellacci. A supporto della sua tesi ha citato il sistema ferroviario italiano di oltre mezzo secolo fa. E tutti vissero felici e contenti.
Al di là di questa pessima cultura statalista, è opportuno ricordare che oggi le piccole isole Baleari hanno un traffico aereo stimato di 17 milioni di passeggeri annui, con una media di 23.000 arrivi al giorno, la Sardegna 10 milioni esatti in meno. Mentre l’Inghilterra, un’isola, non solo non paga i turisti per venirla a visitare, ma nei secoli scorsi è giunta persino a costruire un impero coloniale di proporzioni planetarie. Il problema dunque non è quello di pagare qualcuno affinché venga a trovarci, ma di far si che ci siano le condizioni culturali e di mercato per cui sia conveniente per un turista od un investitore venire a trovarci.
In primo luogo la Sardegna deve comprendere che oggi il traffico business e turistico nel mondo si svolge prevalentemente nel settore aereo (a terra si alimenta un indotto di taxi, bus e auto a nolo). In secondo luogo deve comprendere che se non si abbattono fisco e burocrazia le strutture ricettive non cresceranno mai, il che non significa giocoforza cementificare e consumare il territorio sul modello delle Baleari. In terzo luogo bisogna capire che il pubblico non può consentire al privato posizioni di oligopolio e dargli persino 72 milioni di euro annui per consolidare la sua predominanza di mercato (vedere Moby-Tirrenia). Quarto, bisogna comprendere che non si può affidare il servizio Antitrust del nostro mercato allo stesso Stato che ha creato l’oligopolio Moby-Tirrenia (altrove, la Catalogna si è già munita di una Authority indipendente da quella spagnola).

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U.R.N. Sardinnya ONLINE

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