Indipendentisti scozzesi tolgono veto a fabbriche di armi. E i sardi?

Il governo indipendentista scozzese, capitanato dall’SNP di John Swenney, ha annunciato la fine delle restrizioni al supporto alle fabbriche di armi.

L’SNP supera così definitivamente un’obsoleta visione pacifista, in quanto qualsiasi indipendentismo di governo deve badare alla sicurezza dei propri cittadini da ogni potenziale minaccia esterna.

In questi termini, Swenney ha argomentato il deciso cambio di rotta sulla base della necessità di garantire la difesa della nazione scozzese contro ogni rischio:

«Chiunque osservi la guerra in Ucraina, spero, riconoscerà la reale importanza della difesa. In effetti, l’invasione dimostra che viviamo in un mondo in cui la nostra sicurezza nazionale si trova ad affrontare minacce molto più grandi e immediate. Riconoscendo questo mutato scenario internazionale, il governo scozzese revocherà la restrizione che abbiamo applicato all’uso del supporto alla produzione di munizioni». 

Il premier scozzese vigilerà unicamente affinché l’agenzia Scottish Enterprise, laddove possibile, eviti il commercio con Israele, per via dei tragici avvenimenti di Gaza.

Secondariamente, incalzato dalle opposizioni unioniste, l’esecutivo scozzese metterà così in sicurezza anche l’occupazione dei lavoratori nelle fabbriche di armi, un tema che aveva sollevato diverse polemiche tra maggioranza e opposizioni.

E in Sardegna?

Proprio oggi indipendentisti e presunti “pacifisti” sardi, accompagnati da alcuni noti ammiratori del fascismo russo che infiltrano l’area nazionalista, si sono invece recati ai cancelli della RWM/Rheinmetall di Domusnovas per manifestare contro i sardi, contro la loro sicurezza e contro l’occupazione.

E i sardi non hanno mancato di manifestare disappunto sui social contro questa minoranza di facinorosi, che lede tanto l’immagine dell’indipendentismo, quanto gli interessi del popolo sardo.

Curiosamente, anche “S’Indipendente”, spazio dell’Assemblea Natzionale Sarda, che dovrebbe essere neutrale, su questo argomento si è allineato contro gli interessi dei sardi. Come se una fabbrica di armi fosse equiparabile ad una servitù militare, a dimostrazione della confusione e dell’irresponsabile deriva ideologica in corso nell’isola. Notare inoltre che il governo tedesco ha recentemente limitato l’export di materiale bellico ad Israele.

Su questi argomenti, si consigliano le seguenti letture:

- “Basta sciocchezze, la Rheinmetall di Domusnovas ci serve” (Sa Natzione, 13-10-2025).

- “Attenzione, parte la riscrittura della nostra legge Statutaria” (Sa Natzione, 18-10-2025).

Adriano Bomboi.

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U.R.N. Sardinnya ONLINE

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