Carboni: ‘Ad Olbia zona franca tradita’

Di Mario Carboni.

Si è appreso che la Giunta Pigliaru e il Comune di Olbia si sono accordati per avviare una zona franca non interclusa nella zona industriale di Olbia, esattamente come a Taranto, Nola, Gioia Tauro ed altre città del continente.

Pigliaru doveva invece attuare il decreto 75/98, cioè delimitare e regolare le zone franche già istituite in attuazione dello Statuto sardo e non lo ha fatto.
Il Comune di Olbia doveva far delimitare la zona franca di Olbia istituita col decreto 75/89 e non lo ha fatto.
La richiesta di zona franca non interclusa era un subordine pensato per coinvolgere la zona industriale di Olbia ma è diventata l’obiettivo primario. Questo accordo autocolonialistico è solo la prova che la Giunta Pigliaru non vuole operare secondo lo Statuto sardo che prevede le zone franche, i cui limiti e forme per la parte doganale seguono il codice doganale europeo. Codice che nel 2016 sarà in vigore nella sua ultima versione, con la cancellazione delle zone franche non intercluse, che sono ben altra cosa dalle vere zone franche.
La Giunta Pigliaru non vuole rispettare una norma di attuazione dello Statuto conquistata con anni di lotta e sacrifici. Ha declassato la Sardegna al livello di altre Regioni italiane che nei loro Statuti non hanno la previsione della zona franca, gettando nella pattumiera la specialità dell’isola. Non solo, l’accordo istituirà ad Olbia una società di gestione, contravvenendo alla legge regionale n. 20 che intimava di azzerare anche la Cagliari Free Zone per costituire una sola società per tutte le zone franche sarde (Sardinia Free Zone). Si vuole così creare ad Olbia un nuovo carrozzone politico che assieme agli altri quattro dovrebbero essere istituiti nelle altre quattro ZF previste, oltre che a Cagliari.
Uno spreco di risorse, consigli di amministrazione e posti per raccomandati e partiti.

Lo sbandierare la possibilità di “zona economica speciale” in relazione a questa ipotesi di lavoro non teme il ridicolo.
La scelta costituisce un ritorno al passato, antecedente all’Autonomia, ossequiando voleri centralisti e rapaci romanocentrici.
Trovo che sia vergognoso assistere a tanta sfacciataggine antiautonomista.
Spero che il movimento per la zona franca sappia respingere questa manovra al super ribasso e che azzera cento anni di lotta ed elaborazione politica del popolo sardo.
La realtà dimostrerà tutti i risultati negativi dell’approccio che si è scelto di intraprendere.

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Redazione SANATZIONE.EU

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