Confesercenti invita il Partito dei Sardi ad affrontare il problema della tassazione

Pubblichiamo volentieri un intervento di Gian Battista Piana, direttore di Confesercenti Nuoro-Ogliastra, sul problema della tassazione a carico dei piccoli imprenditori.

Premetto di apprezzare il tentativo dell’Onorevole Maninchedda di cercare il dialogo con l’impresa e aggiungo che i suoi ragionamenti per quanto mi riguarda sono più che condivisibili, credo comunque che il rischio che questi agli occhi del piccolo imprenditore (commerciante, artigiano ecc…) appaiano come le solite parole al vento, sia alto.
Oggi purtroppo l’impresa è in trincea e cerca di resistere ad una crisi i cui effetti concreti sono ben più gravi di quanto si vuole fare apparire o di quanto i politici effettivamente credano.
Non è che “la maggioranza dei Sardi si è rassegnata” (in questo caso le imprese o meglio gli imprenditori), c’è purtroppo che tutti o quasi sono presi da questioni da cui dipende la loro sopravvivenza stessa, nonché, quella dei propri figli.
Diventa difficile oggi fare certi discorsi ad un titolare di un market alimentare quando questo ha appena riscontrato che la sua tassa sui rifiuti per il 2013 si è quadruplicata rispetto al 2012 (mentre quella delle banche si è ridotta a un terzo). Come si fa a distogliere un piccolo imprenditore dalle sue questioni chiedendogli di guardare giustamente oltre al naso, quando apre il suo estratto conto trimestrale e legge che con un fido di 10.000,00 paga alla banca 2.000/3.000 euro a trimestre (che in certi casi rappresentano oltre il 10% del suo volume d’affari) di commissioni per istruttoria pratica veloce?…… e così potrei continuare per ore.
In sostanza non voglio contestare ma voglio solo dire che se in questo periodo contingente si vuole catturare l’attenzione del commerciante/artigiano bisogna scendere qualche gradino più in basso e parlare (e non solo parlare) dei problemi con i quali questi sono costretti a confrontarsi quotidianamente 20 ore su 24 (sempre che qualcuno riesca a dormire).
Mi rendo conto che le questioni poste non sono o non dovrebbero essere alternative, ma chi è aggrappato solo con le unghie al bordo del precipizio prima di tutto pensa alla pancia…. Come biasimarlo?

- Vedere anche: “TARES? Basta rifiuti pagati al metro quadro, si reagisca alla truffa di Stato”, (Sa Natzione, 01-08-13).

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U.R.N. Sardinnya ONLINE – Natzionalistas Sardos

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    1 Commento

    • Arrampicando negli specchi… siamo già da diversi anni,e si tira a campare.Dico io , come si può pagare la già esagerata tassa IMU ,(a dicembre scade la seconda rata) e tartassare con questa pluri esagerata nuova TARES ,io penso che stiamo arrivando al capolinea,ora basta.Avrei capito di pagare questi esagerati CINQUEMILA euro della Tares(Quasi diecimilioni,delle vecchie lire)se non si sarebbe pagato la tassa IMU ,e invece non è così,si paga l’Imu e la Tares.Penso anche che se continua così,crolla tutto il castello di carte chiamata ITALIA.Grazie.

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