Eletto Papa Francesco, la Chiesa investe il suo futuro nei fedeli

La Chiesa consolida le sue “conquiste”, in continuità col pensiero che abbiamo espresso al momento delle dimissioni di Benedetto XVI°, il conclave ha ritenuto opportuno orientare l’azione del pontificato all’attenzione dei Paesi in via di sviluppo, ed in particolar modo nel Sud America, che oggi rappresenta uno dei principali bacini di forza e sopravvivenza per la Chiesa romana.
Dopo la secolarizzazione dell’occidente il Vaticano ha dunque la necessità di occuparsi di quelle aree nel mondo in cui il messaggio dell’evangelizzazione è ancora forte (e neppure vari autoritarismi caraibici e latini hanno potuto ignorarlo), ma che finora aveva offerto dei vertici ecclesiastici percepiti come distanti e dediti alla gestione di affari e problematiche tutte europee e ritenute incomprensibili alla moltitudine dei nuovi cristiani.
Il debutto di Papa Francesco in questo senso copre la necessità di evitare l’emorragia di fedeli verso le nuove sette, le congregazioni e i movimenti religiosi vari che da tempo contendono alla Chiesa ufficiale la cura delle anime, offrendo loro una immagine umile ed allo stesso tempo consapevole delle problematiche presenti nel nuovo mondo. Chiarissime a questo riguardo le prima parole del nuovo Papa: “Voi sapete che il dovere del conclave era di dare un vescovo a Roma. Sembra che i miei fratelli cardinali siano andati a prenderlo quasi alla fine del mondo, ma siamo qui”. A conferma della volontà delle massime autorità della Chiesa di orientare i propri sforzi al di là dei tradizionali contenuti del dibattito presente in Vaticano.

Ma chi è il nuovo Papa?

Jorge Mario Bergoglio è nato a Buenos Aires il 17 dicembre 1936. Di origine piemontese, ha studiato come tecnico chimico e poi in seminario.
Nel 1958 in Cile vive il suo periodo di iniziazione alla vita consacrata, nell’istituto religioso maschile di diritto pontificio “compagnia di Gesù” e consegue la laurea in filosofia a Buenos Aires nel 1963.
Dal 1964 cominciano le esperienze di insegnamento per le facoltà di letteratura e psicologia nei collegi di Santa Fe e Buenos Aires. Il 13 dicembre 1969 ha ricevuto l’ordinazione sacerdotale, e un anno dopo consegue la laurea in Teologia a San Jose’.
Negli anni ’80 ha completato il dottorato in Germania, è stato rettore della facoltà di teologia e filosofia a San Miguel, ed ha svolto la funzione di direttore spirituale e confessore della chiesa della Compagnia di Gesù a Cordoba (1980-1986).
Nel 1992 ha assunto l’incarico di vescovo ausiliare di Buenos Aires e titolare della diocesi di Auca. Il 3 giugno 1997 è nominato arcivescovo coadiutore, con il diritto di succedere al vescovo di una diocesi. A seguito della morte del cardinale Antonio Quarracino, il 28 febbraio del ’98 ha assunto l’incarico di vescovo, divenendo primate d’Argentina e, dal 6 novembre, ordinario per i fedeli di rito orientale in Argentina.
Il 21 febbraio 2001 è nominato cardinale, nel concistoro ordinario, da Papa Giovanni Paolo II°, con il titolo di San Roberto Bellarmino.
Nel 2005 il cardinal Bergoglio è stato eletto capo della Conferenza Episcopale Argentina, ruolo che svolgerà per sei anni, mentre nel conclave dello stesso anno è uno tra i favoriti per l’elezione a pontefice (secondo gli osservatori, Bergoglio è stato il cardinale più votato in conclave dopo Ratzinger).
La sera del 13 marzo 2013, Jorge Mario Bergoglio diviene il primo pontefice americano di sempre, il primo gesuita a divenire Papa, ma anche il primo Papa nominato Francesco.

Da parte nostra un sincero augurio al nuovo vescovo di Roma, padre spirituale di migliaia di Sardi.

Di Melis R. & Bomboi A.

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U.R.N. Sardinnya ONLINE – Natzionalistas Sardos

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