Moody’s declassa il gruppo Onorato: Moby e Tirrenia a rischio

Moody’s declassa il gruppo Onorato (Moby Lines), e aggiunge: “la compagnia non ha mai pagato le tre rate da 180 milioni di euro per l’acquisto di Tirrenia, nonostante continui a incassare una multimilionaria sovvenzione pubblica”.

Immediata protesta di Mauro Pili (Unidos): “consumatori danneggiati da tariffe altissime mentre nessuno ha chiesto conto ad Onorato di questa situazione”.

Vediamo le parole di Guillame Leglise – Di Adriano Bomboi.

Lo scorso 14 maggio l’agenzia di rating Moody’s ha declassato il gruppo Onorato Armatori S.p.a. (che controlla Tirrenia e Moby Lines).

“La nostra decisione di ridurre Moby di due tacche riflette la continua erosione delle metriche di credito dell’azienda, le limitate prospettive per una inversione di tendenza e le preoccupazioni in merito alla liquidità, in quanto la società deve affrontare flussi di cassa potenzialmente significativi nei prossimi 12-18 mesi sulla scia di una multa antitrust italiana e un’indagine in corso da parte della Commissione europea”, afferma Guillaume Leglise.

L’outlook passa così da stable a negative, peggiorando però anche il rating della situazione debitoria complessiva, del bond da 300 milioni (da Ba1 a Ba3) e della probabilità di default (Caa1-PD, da B2-PD).

La scelta è stata determinata anche dall’accrescersi della concorrenza al gruppo di Onorato, che – per fortuna dei consumatori – potrebbe arrivare grazie ai nuovi investimenti della Grimaldi.

Ma c’è di più.
È stato evidenziato che Moby non ha mai effettuato il pagamento di 180 milioni di euro in relazione all’acquisizione delle attività di Tirrenia nel luglio 2012. Il pagamento è suddiviso in tre rate: 55 milioni di euro nell’aprile 2016, 60 milioni di euro nell’aprile 2019 e 65 milioni di euro dovuto nell’aprile del 2021. Tuttavia, la prima tranche di 55 milioni di euro, prevista per aprile 2016, è stata sospesa da Moby in attesa dell’esito dell’inchiesta in corso da parte della Commissione Europea. Moody’s ricorda che alla conclusione dell’indagine, questa prima parte sarà immediatamente dovuta. Ciò nonostante, se le sovvenzioni annue della Tirrenia-CIN fossero ridotte a meno di 55 milioni di euro (si tratta di 72,7 milioni di euro in base all’attuale accordo), i 180 milioni di euro di pagamenti differiti sarebbero annullati.

La notizia ha provocato l’immediata presa di posizione di Mauro Pili (Unidos): “Nonostante Onorato continui a danneggiare i consumatori, gravati da tariffe altissime pur ricevendo decine di milioni di euro pubblici, non ha pagato nessuna rata dell’acquisto di Tirrenia e nessuno ha chiesto conto di questa situazione”.

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U.R.N. Sardinnya ONLINE

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