Collu (ProgReS): In cammino verso la costruzione di un’alternativa nazionale

Sarà l’atmosfera natalizia che ci rende “tutti più buoni” ma in questi giorni ritorna in pista, così come avviene ciclicamente da qualche anno, la proposta di un partito nazionale sardo, un grande partito che raccolga le anime più disparate del confuso universo neo-autonomista o se preferite sovranista isolano, con l’intento di creare un’alternativa ai grandi partiti italiani. La proposta in se non è peregrina, tutt’altro, possiamo anche riconoscere che si tratta di una proposta politicamente legittima, gli esempi positivi in Europa non mancano -lo Scottish National Party è uno di questi- il punto in questione è un altro. Ciò che rende questo strano invito alla fusione poco credibile, opportunista, italianamente furbo e quindi per questo irricevibile è chi se ne fa portavoce, ovvero quei soggetti che oggi sono alleati coi partiti italiani e ne sostengono in consiglio regionale l’inconsistente azione di governo. È doveroso a questo punto chiarire due o tre cose sull’attuale giunta Pigliaru. Un esecutivo di governo che si è reso protagonista di un impresa ai limiti dell’impossibile: è stato capace di fare peggio della giunta Cappellacci. Dalle vertenze nel comparto industriale a quella sui poligoni militari, alla vergognosa gestione delle mancate entrate fiscali, non solo si avverte l’impalpabilità delle decisioni prese ma addirittura manca quel carattere di prospettiva che dovrebbe guidare un’azione efficace e strutturale sui comparti fondamentali della politica nazionale sarda. Ciò è ancor più grave per il fatto che ci sono forze che sbandierano in lungo ed in largo un’appartenenza all’area indipendentista.
L’Indipendentismo per sua stessa natura non può che essere una forza riformista e innovatrice, capace di innescare quei processi virtuosi tesi a migliorare le condizioni di vita dei cittadini sardi, in grado di affrancarsi dagli schemi parassitari della politica clientelare unionista-autonomista. L’Indipendentismo non può permettersi di non essere all’altezza di quanto sostiene, oggi più che mai. Tuttavia esiste nel panorama politico sardo un progetto in grado rompere il duopolio di potere del centrosinistra e centrodestra. Questa forza esiste, ha preso decine di migliaia di voti alle ultime elezioni ma non è rappresentata in consiglio regionale. Siamo fuori perché non abbiamo accettato un ruolo da “stampella” ai partiti italiani, perché rifiutiamo il ruolo complice e subalterno a un sistema di potere corrotto che ha messo in ginocchio la nazione sarda. Siamo fuori perché una legge ignobile, iniqua e truffaldina, scientemente scritta da coloro che oggi siedono nei banchi del consiglio regionale, ha fatto in modo che andasse così: tenere lontano il cambiamento e perpetuare lo stato di dipendenza della nostra terra.
Non ci sarà alcun dialogo da parte nostra con chi sostiene un sistema di questo tipo, non ci sarà alcuna unione con chi predica bene e razzola male. È tempo di scavare un solco netto tra chi vuole difendere gli interessi del popolo sardo e chi gli interessi dello stato italiano. Noi i partiti italiani li vogliamo fuori dalla Sardegna, per queste ragioni chiunque faccia alleanze o governi coi suddetti partiti non sarà mai un interlocutore credibile.
Come ProgReS Progetu Repùblica siamo pronti a lavorare, come stiamo già facendo nello spazio politico di Sardegna Possibile, a un blocco nazionale sardo che unisca movimenti e partiti politici, associazioni, comitati, liberi cittadini, ognuno con le proprie sensibilità e competenze ma uniti da un obiettivo comune: liberare la Sardegna dall’opprimente fardello italiano.

Gianluca Collu Cecchini, Segretario Nazionale ProgReS Progetu Repùblica de Sardigna.

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Redazione SANATZIONE.EU

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    1 Commento

    • Come al solito i duri e puri !!! Quando e’ che capirete che prima si aggrega tutti in una forza nazionalitaria sarda , e poi ci si divide fra liberali sardi, democratici sardi, indipendentisti duri e puri, sovranisti, cattolici sardi, socialisti sardi, comunisti sardi etc … Pero’ bisogna conoscere e praticare l’umiltà per poter coagulare intorno all’idea di un Movimento/Partito Nazionale Sardo tutta la gente sarda , ed a questo proposito , se anziché fare i duri e puri, aveste accettato l’alleanza con i partiti come Partito dei Sardi, Rossomori, Partito Sardo d’Azione , Sardigna Nazione , Repubblica di Malu Entu, Forta Paris, Unidos , Fronte Nazionale Indipendentista, IRS , Sardinnya Libera etc. ADESSO 2015 , anzi IERI 2014 , ci sarebbe nel Consiglio regionale Sardo un Grande gruppo di INDIPENDENTISTI sardi , che anziché criticare e parlare contro, avrebbe potuto FARE , dare il proprio contributo a far diventare piu’ SARDO questo consiglio regionale , invece che ottenere il 10% Michela avrebbe potuto contendere la vittoria a Pigliaru , e le liste collegate avrebbero ben supperato il 7% dando cosi meno consiglieri ai partiti italiani e ben piu’ agli INDIPENDENTISTI sardi . Andate avanti cosi duri e puri , quasi che gli ALTRI indipendentisti fossero degli allocchi o degli sciocchi ( ma se , come lasciate intendere voi, essi cercavano solo potere e poltrone , perché allora non decidere di far parte organicamente di quei partiti italiani ? ) quando e’ che , lasciando da parte la puzza sotto il naso, riuscite a comprendere che nel mondo NAZIONALITARIO SARDO non esistete solamente voi , ma che c’e’ un mondo variegato che ha COME PRIMO OBIETTIVO L’INDIPENDENZA DELLA SARDEGNA come voi , ma intraprende altre tattiche e percorre altre vie per raggiungere lo stesso NOSTRO obiettivo ? Con simpatia Mauro Mastino dei Rossomori

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