Mauro Pili: ‘La vergogna di Mont’e Prama deve finire. Istituzioni offendono ritrovamenti’

“A Mont’e Prama si scava nella storia più antica del mondo e quel sito viene  trattato come un parcheggio. Esponenti del governo regionale e nazionale  continuano ridicole passeggiate di propaganda ma non fanno niente per mettere  in sicurezza il sito e per garantire l’immediata valorizzazione del grande  lavoro che gli archeologi stanno mettendo in campo. Non sarà tollerata più  nemmeno un’ora di ritardo. Servono interventi urgenti e non propaganda spicciola.
Si chieda l’ausilio della Brigata Sassari, della Forestale e della Protezione Civile. Quel sito deve essere illuminato a giorno e presidiato non da una occasionale guardia giurata, ma deve essere permanente e costante, proprio per  il rango delle scoperte che si stanno mettendo in luce.
L’abbandono e i sacrifici degli archeologi sono la faccia di una stessa medaglia. Abbandono  nelle strutture di protezione e valorizzazione e dall’altra grandissima professionalità dei protagonisti di queste scoperte. Gli archeologi stanno riportando alla luce quello che si configura come il più grande sistema unitario statuario delle grandi civiltà del Mediterraneo. E mentre tutto questo riprende forma lo Stato emette una circolare dove vieta agli archeologi sardi, protagonisti di questa straordinaria scoperta, di parlare. E incarica un  signore con delega di portavoce dei Giganti in nome e per conto dello Stato.
Tutto questo è inaccettabile. Per questo motivo domani mattina reitererò la  richiesta urgente al Ministero e alla Regione di intervenire senza ulteriori perdite di tempo. Se questo non avverrà con immediatezza siamo pronti ad azioni anche clamorose per denunciare questo disinteresse sostanziale sulla questione.

Quattro le questioni che domani chiederò in termini urgenti al Ministro:

1) illuminare a giorno tutta l’area degli scavi;
2) metterla totalmente in sicurezza con metodi consoni al pregio dell’area stessa;
3) attivare tutte le procedure di immediata acquisizione della collina;
4) garantire la continuità della direzione degli scavi da parte delle università di Cagliari e Sassari;

Si tratta di questioni poste nelle precedenti interrogazioni, ma alle quali non è seguita nessuna azione concreta. Ora il tempo dell’attesa è finito. O si agisce o sarà mobilitazione”.

Lo ha detto stasera il deputato sardo di Unidos Mauro Pili a conclusione di un sopralluogo sull’area di Mont’e Prama e un approfondito incontro con gli archeologi protagonisti della straordinaria scoperta.

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Redazione SANATZIONE.EU

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    1 Commento

    • stai tirando fuori dalla terra la verità, attento e sii testardo a non farti fermare perchè chi sa ,non vuole che gli altri sappiano.
      Quindi aspettati resistenze e ostruzionismo da chi comanda.

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