Barracciu e Giganti: un amore non corrisposto

Alla fine è andata come previsto: il popolo del web si è opposto all’iniziativa di Francesca Barracciu con la sua maldestra idea di spedire uno dei Giganti ritrovati a Cabras al Quirinale. Ciò che però molti non hanno approfondito sono le ragioni per cui non dovremmo spedire nemmeno una testa dei nostri reperti. Se lo scopo è quello di promuovere il reperto in se, al di là del territorio da cui deriva, allora la sottosegretaria alla cultura avrebbe dovuto osservare la lista dei musei più visitati d’Italia e avrebbe scoperto che il Quirinale, per quanto contenga pezzi di pregio, non è in cima ai desideri dei nostri visitatori. Se avesse proposto la galleria degli Uffizi di Firenze il discorso sarebbe stato diverso, ma dopotutto non esiste museo in Italia capace di eguagliare gli oltre 9 milioni di visitatori del Louvre di Parigi. Perché dunque non affidarsi alla competenza di uno Stato vicino?
Se invece lo scopo, come dovrebbe essere, è anche quello di promuovere il territorio da cui derivano i manufatti archeologici, per alimentare un indotto economico, va da se, come ha sostenuto anche Mauro Pili e vari indipendentisti, che i Giganti non dovrebbero spostarsi dalla Sardegna, e possibilmente potrebbero rimanere a Cabras, previa realizzazione di un museo ad hoc.
Ma l’idea della Barracciu non è isolata, alcune settimane prima anche Pierpaolo Vargiu ha proposto di far emigrare i nostri Giganti nella penisola, precisamente nell’EXPO della corruzione in fase di realizzazione in Lombardia. In quella circostanza proposi a Vargiu di inviare delle copie delle statue e nulla di più.
Non scordiamoci che non si tratta di iniziative isolate, già oltre un secolo fa il canonico Spano si adoperò per inviare a Torino una stele trilingue (latino, greco e punico) rinvenuta nell’isola. Da allora il reperto non è mai tornato indietro, nonostante le richieste di restituzione inoltrate in Piemonte.
E poi chiediamoci, ma che bisogno c’è di inviare un nostro meraviglioso Gigante al Quirinale quando il Palazzo ospita già uno splendido esemplare di mummia?

Scritto per SardegnaBlogger – Adriano Bomboi.

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    2 Commenti

    • Ma oltretutto, sarebbe da dire onestamente, che aldilà dell’importantissimo valore storico (per la Sardegna, non per l’Italia come probabilmente vuol far credere la nostra esimia parlamentare), quelle statue sono esteticamente modeste e non a causa del fatto di essere monche e danneggiate. Quindi non credo possano rappresentare una particolare attrattiva.

    • [...] Non posso che segnalare l’ennesima nevrotica riproposizione della «questione archeologica» e della «questione giganti di Mont’e Prama». Francesca Mulas su Sardinia Post  ha scritto «I Giganti al Quirinale? L’isola dice no», mentre l’archeologo Marcello Madau ha detto la sua, estendendo il discorso alla «ubriacatura di sé della fanta-archeologia sarda», su La Nuova Sardegna con «Corazzieri nuragici» e sul suo profilo facebook con «Nuraghi Qatartici» (da non perdere!). Nel primo caso Madau premette: «Fra parentesi, ho appreso da mie fonti certe, ad articolo già in stampa, che la questione avrebbe creato stupore e anche divertimento nel Quirinale, perché nessuno ne sapeva niente…» (Barracciu mamma mia…! Questa è per te…). Su SardegnaBlogger e Sa Natzione il post di Adriano Bomboi «Barracciu e Giganti: un amore non corrisposto». [...]

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