Solidarietà al quotidiano La Nuova Sardegna

Di Adriano Bomboi.

Nelle scorse ore è successo qualcosa di molto grave:

su mandato della Procura di Tempio, dei Carabinieri sono entrati nella redazione del quotidiano La Nuova Sardegna, per trattenere e perquisire la postazione di Tiziana Simula.

Perché?

Per aver fatto il suo mestiere in relazione a fatti molto gravi.

Da mesi infatti il palazzo di giustizia tempiese è stato oggetto di attenzioni da parte di un’altra Procura, quella di Roma, perché si è scoperto che alcuni funzionari pilotavano aste pubbliche: case sequestrate poi spartite tra amici degli amici.

Insomma, non solo lo Stato rapina i contribuenti tramite un fisco oppressivo, portando alcuni imprenditori al fallimento, ma dopo avergli sequestrato qualcosa se la spartisce tra compari.
È questo il messaggio offerto dalle istituzioni ai propri cittadini.

E sicuramente, inquisire in tal modo la libertà di stampa, al posto di incrementare le misure cautelari a carico dei coinvolti nelle aste pilotate, non farà crescere la fiducia delle persone nelle istituzioni che “dovrebbero tutelarci”.

28-03-18.

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U.R.N. Sardinnya ONLINE

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