Caro Paolo, eccessiva l’accusa di neofascismo alla stampa

Caro Paolo Maninchedda,

Pur avendo massima stima della tua preparazione, credo che la campagna elettorale debba stare entro i cardini del rispetto reciproco. I paragoni con le esperienze autoritarie sono francamente eccessivi. Ho tante riserve sulla qualità della nostra stampa, ma ogni quotidiano ed ogni editore – purché non arrivi alla pura disinformazione – ha il diritto di sviluppare la linea che crede, sarà poi solo il pubblico a valutare l’efficacia o meno del prodotto sul mercato. E chi più di un indipendentista sa cosa significhi essere ignorati quando non si ha un nome che passa per una segreteria romana? Eppure la candidatura e le proposte di Pigliaru non sono state oscurate dall’informazione cartacea.
In quanto alla borghesia parassitaria, credo che questa alberghi in tantissime amministrazioni locali, provinciali, e non solo, tanto da una parte, quanto attorno al principale partito del centrosinistra italiano.
In quanto alle scopiazzature, ricordo che la proposta per un ente energetico (ma nella nostra versione deputato alla diversificazione delle fonti di approvvigionamento, per influire sui prezzi), è stata segnalata in un articolo di U.R.N. Sardinnya del 2008 relativo alla SARAS, mentre dal 2011 è stato introdotto il tema di un Antitrust. E ancora, per la revisione della normativa sulle royalties si è parlato relativamente al vecchio progetto GALSI e sulle energie rinnovabili. Per non parlare della politica estera (vedere articolo sull’IPEC). Ritengo tu abbia sviluppato il tema dell’ente energetico solo dopo aver preso visione della posizione di Terna in rapporto al polo energetico di Ottana (hai dato anche tu un importante contributo alla conoscenza delle dinamiche oligopolistiche del nostro mercato). Così come si deve al sottoscritto se negli ultimi cinque anni nel web è rimasta in piedi l’idea di un Partito Nazionale Sardo, con inclusa l’idea di utilizzare una simbologia europeista all’interno del logo (qui si può trovare una panoramica delle idee pubblicate da Sa Natzione). Ma naturalmente do atto a Franciscu Sedda di aver operato per una evoluzione dell’ARASE, al fine di sviluppare l’impianto normativo per una Agenzia Sarda delle Entrate, come sostenuta a suo tempo dal comitato del Fiocco Verde. Anche Michela Murgia ha ovviamente le sue mancanze, ma trovo poco opportuno che degli indipendentisti che non hanno saputo trovare un accordo fra loro vadano poi ad attaccarsi su temi in cui ognuno ha offerto la sua parte di contributo, piccola ma decisiva. Perché se oggi si parla di determinati temi in tutti gli schieramenti politici lo si deve a tutti i principali esponenti indipendentisti. Auguriamoci un buon risultato per tutte le sigle politiche Sarde impegnate alle elezioni, sia quelle che corrono da sole, e sia quelle apparentate in coalizione con i partiti italiani, PDS e PSD’AZ incluse.

Adriano Bomboi.

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U.R.N. Sardinnya ONLINE – Natzionalistas Sardos

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