Podimus: ‘Luci e ombre sull’indipendentismo’

Di Gianni Nachira e Giuseppe De Lorenzo.

Il 24 ottobre ’15, gruppi e partiti indipendentisti di diversa denominazione hanno indetto convegni per discutere su vari argomenti e problematiche sia di questioni interne organizzative, che di disapprovazione sulle esercitazioni militari in atto in questi giorni. Ma il punto più nevralgico ha a che vedere con il dibattito aperto in ProgReS la sera di sabato, che ha avuto come tema l’ipotesi di una comunione e condivisione di intenti tra le Forze Indipendentiste Sarde.
I convegni:
•PS.d’Az – Arborea.
•ProgReS – Torre Grande.
•Tavola Sarda della Pace – S. Giusta.

Il circondario di Oristano, insomma, l’ha fatta da padrone nei giorni di Sabato 24 e Domenica 25.
Ma noi di Podimus vogliamo esprimere il nostro parere sugli avvenimenti, assumendo come fatto positivo quanto sta accadendo nelle file del PSd’Az, nonché l’iniziativa di Tavola Sarda della Pace, con la quale non possiamo che condividere il tema della manifestazione contro l’esercitazione bellica Trident e, in fundo, il tentativo di dialogo richiesto da ProgReS tra gli indipendentisti.
Noi di Podimus ribadiamo il nostro principio fondante sulla reale necessità di raggiungere l’intesa tra tutti gli indipendentisti (è per questo che ci siamo costituiti) e lo abbiamo chiaramente illustrato nella nostra prima giornata pubblica ufficiale del 26 Settembre.
Appena un mese è trascorso e ProgRes sembra avere accolto in pieno il nostro messaggio di unità. Tuttavia, i pareri e le discordanze e le differenti ideologie dei vari partiti presenti, sono emerse tutte, rispettivamente dagli interventi dei rispettivi rappresentanti.

La stampa locale scrive:
L’evento sarà un occasione storica di confronto considerata la disponibilità di tutte le sigle attualmente presenti nello scenario politico Sardo. Oltre al segretario nazionale di ProgReS Gianluca Collu, saranno presenti Mauro Pili (Unidos), Giovanni Columbu (Psd’Az), Antonio Muscas (Comunidades), Gianfranco Sollai (Gentes), Franciscu Sedda (PDS), Simone Maulu (iRS), Simone Frau (FIU), Gigi Sanna (MZF), Claudia Zuncheddu (SL) e Bustianu Cumpostu (SNI).

Nel corso del dibattito, emerge uno scontro forte tra il “Partito dei Sardi” con Franciscu Sedda e “Gentes”con Gianfranco Sollai. Da questo scontro si evince che per il PdS non c’è posto tra gli indipendentisti più puri, perché sposano la teoria delle briciole che offrono i partiti italiani (dunque l’indipendentismo di razza non avrebbe neppure quelle?). Di diverso avviso infatti è Sollai, che sostiene di non volersi né doversi accontentare delle briciole.
Noi siamo dello stesso avviso di Sollai, perché ravvisiamo nella sua affermazione il fatto che una Sardegna governata dall’indipendentismo “di razza” può portare solo e soltanto il benessere alla terra sarda e al popolo.
La realtà indipendentista è quella che è oggi, è vero: divisa e frammentata. Tuttavia, riteniamo che ci possono essere molti punti condivisi e, pur con le perplessità evidenti, è auspicabile un’intesa per promuovere una forza di governo futura, costituita da una coalizione tra i partiti indipendentisti.
Come raggiungere un obiettivo di questa portata? Sarebbe il caso di cercare innanzitutto una fusione tra partiti e gruppi politici che propongono punti simili e intenti comuni. Qui parliamo di coalizione, perché è evidente che siamo a un punto morto: Nessuno, infatti, vuole un partito unico o una fusione di partiti, ma, di massima, sono d’accordo per una unità di intenti e per un’eventuale coalizione. Noi di Podimus invece, puntiamo a realizzare un’unica coalizione di partiti sardisti ed indipendentisti di matrice “esclusivamente Sarda e creare insieme, i presupposti per una vita politica condivisa che ha lo scopo primo di salvaguardare gli interessi della nostra Natzione.
Già, perché è di Natzione che si parla. Essa è nella coscienza di molti sardi, i quali attendono che finalmente si metta ordine nelle fila dell’indipendentismo, nel quale in molti, sembra non credano più. Si tratta di fare dei passi indietro, di rinunciare a benefici personali legati a incarichi in Regione, a poltrone occupate, perché l’interesse comune a tutti i Sardi prevalga su tutto.

Podimus.

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Redazione SANATZIONE.EU

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    1 Commento

    • Oltre tre ore di dibattito interessante e per quanto mi riguarda, altamente costruttivo e propositivo, l’unico momento interessante è stato lo scambio di accuse fra Sollai e Sedda? Nulla sulla dichiarazione di Cumpostu secondo la quale SNI sarebbe pronta a qualsiasi sacrificio pur di raggiungere una intesa, la più allargata e inclusiva possibile; nulla neppure sul fatto che Mauro Pili non si è fatto vedere, forse disperso in quel di Budelli o sulle disquisizioni di Maulu sul peso che il loro indipendentismo (sic) ha avuto sul governo della RAS. Ho visto un grande interesse invece da parte di Giovanni Columbu, Luca Collu, Bustianu Cumpostu, Gianfranco Sollai e Claudia Zuncheddu ad andare avanti e lavorare ancora per costruire quello che manca, ciascuno con i propri colori ma insieme per la stessa strada. Non credo ci sia bisogno di qualcuno che coordini o diriga questo processo il quale si deve svolgere in modo trasversale e senza che nessuno ci metta su il suo cappello.

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