Tre libri da avere: Cosa conta, Nurnet e Felix Karlinger

Le feste si avvicinano e solo la cultura può essere il miglior investimento con cui scegliere un regalo. Pensiamo ai libri, non passano mai di moda e ce ne sono per tutti i gusti. Eccone tre che vorrei far conoscere ai nostri lettori:

Il primo arriva dalla penna di uno dei migliori giornalisti della Sardegna, Francesco Giorgioni, autore di “Cosa conta”. Uno splendido affresco contemporaneo dei vizi che si annidano nei rapporti tra politica e informazione in uno dei luoghi-simbolo della nostra isola, la Costa Smeralda. Perché “Cosa conta” non è un semplice romanzo, ma neppure la semplice trasfigurazione autobiografica di quindici anni di giornalismo affrontati dall’autore: “Cosa conta” è una fotografia che aiuterà il lettore a ricostruire il dovere della trasparenza di fronte al potere, perché la trasparenza rappresenta lo strumento col quale arrivare ad una società migliore.

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Il secondo libro che non potrà mancare nella vostra biblioteca personale è la sintesi di un fenomeno culturale che da qualche tempo sta solcando con successo il patrimonio archeologico della Sardegna: si chiama Nurnet. Un collettivo che si è trasformato nel maggiore think tank di tutela e promozione della nostra identità storica, dove tantissimi esperti e appassionati, con in testa Antonello Gregorini, hanno offerto ai Sardi una nuova filosofia per avvicinare i cittadini al nostro immenso patrimonio storico. E da oggi potrete trovare questo spirito nel libro “Un sogno chiamato Nurnet”. Non perdetelo!

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Il terzo libro rappresenta un viaggio nelle radici della musica popolare sarda contemporanea. Lo straordinario manifesto di ricostruzione delle melodie isolane, curato da Giovanni Masala, vede la pubblicazione del volume di Felix Karlinger, “Sa mùsica sarda, 1955” (con CD allegato). Il testo propone al pubblico sardo la più attenta sintesi del lavoro di Karlinger, il celebre filologo e musicologo bavarese che negli anni Cinquanta del secolo scorso concentrò le sue ricerche e le sue registrazioni nel nostro patrimonio musicale. Con particolare riferimento ad Austis, Orgosolo, Mamoiada, Desulo, Bessude, Tempio e Sanluri. Il relatore illustrerà l’opera presso la Biblioteca di Siniscola il prossimo 12 dicembre, dalle 17 e 30.

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Adriano Bomboi.

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