Ancora patacche: ProgReS copia PSD’AZ su idea Flotta Sarda e accusa Regione di plagio

Il ruminante è il mammifero che riporta il cibo dallo stomaco per rimasticarlo.
Dev’essere questo lo sport preferito di una parte dell’indipendentismo Sardo: copiare le idee altrui per poi presentarle come proprie, magari cambiando qualche virgola per poi ergersi come diversi e migliori “degli altri”.

Ecco perché l’indipendentismo Sardo non cresce e si perpetuano frazionismi e settarismo. Perché una classe dirigente indipendentista (non solo ProgReS) fatta di ruminanti, è il primo ostacolo allo sviluppo politico di tutto il nazionalismo Sardo.

U.R.N. Sardinnya è da anni impegnata nella critica a questa fascia di indipendentisti presenti in diverse sigle (PSD’AZ, SNI, IRS, ProgReS, ecc), non sul piano personalistico (trattandosi di dirigenti che stimiamo), ma sul piano politico, in quanto riteniamo che chi da anni si separa per riproporre minestre riscaldate sia il peggior ostacolo al conseguimento della sovranità dell’isola. Un fattore ben più insidioso della classe politica centralista di maggioranza e opposizione che amministra la Sardegna.
Non ci serve infatti una mandria di ruminanti che si contendono la stessa prateria, ma solo pochi accorti mandriani capaci di razionalizzare il proprio ruolo nel nostro territorio.

Nel 2005 U.R.N. Sardinnya lanciò un provocatorio prototipo politico liberal e laburista, un nuovo nazionalismo Sardo chiamato “Progressistas”, ideologicamente e curiosamente similare a quanto 6 anni dopo è stato chiamato ProgReS. Oggi ProgReS, pur definendosi “non sardista”, rilancia una vecchia idea sardista di matrice statalista come quella della Flotta Sarda (vedi PDF).
La dialettica indipendentista pre-elettorale si è ridotta a questo? Rivendicare idee vecchie di decenni come attuali?

Rimasticare le idee altrui spesso porta anche al rischio di rilanciare elementi avariati e non più competitivi nel presente.

In attesa di capire se e come si muoverà l’Unione Europea a tutela del mercato sulla libera concorrenza anche in Sardegna, riteniamo irrilevante la possibilità che poche rotte Saremar possano seriamente ostacolare il possibile cartello oligopolistico privato (a cui la fasulla Autonomia Sarda non può contrapporre un serio Antitrust). Come riteniamo dispendiosa (a carico del bilancio regionale) la possibilità di noleggiare navi da terzi armatori. Non è pensabile fare simili esperimenti a spese dei cittadini.

Ci aspettiamo che l’indipendentismo moderno faccia l’indipendentismo moderno, ovvero che la pianti di sognare inesistenti privati che perdono capitali compartecipando ad una ipotetica compagnia para-statale e contro un evidente oligopolio privato, e si occupi di propagandare la necessità di un vero bando di gara internazionale sui Trasporti contro l’economia di dipendenza a cui la politichetta centralista ci ha ridotti, parlando seriamente di Antitrust.

Sul tema della “flotta Sarda”, vi segnaliamo due nostri articoli (originali, diffidate dalle imitazioni), in controtendenza rispetto al conformismo para-statalista di svariati indipendentisti Sardi:

1) Patacca regionale in materia di Trasporti. Ecco la verità che pagheranno i Sardi.
2) Flop Trasporti: Costo traghetti, flotta Sarda, Antitrust e crisi Meridiana. Ma l’indipendentismo?

Di Bomboi Adriano.

Iscarica custu articulu in PDF

U.R.N. Sardinnya ONLINE – Nazionalisti Sardi

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    3 Commenti

    • è scandaloso che spaccino per propria un’idea di cui i sardi parlano
      da 50 anni! probabilmente perché la media dei loro votanti va dai
      20 ai 30 anni e non sanno, naturalmente, che prima di progres è stata
      proposta da altri partiti e movimenti.

      Cappellacci quindi avrebbe copiato da loro dopo che 2-3 settimane fa
      hanno distribuito volantini a Livorno, ma dai, anche IRS ne ha parlato
      spesso in questi ultimi 10 anni e loro però non lo dicono, che personaggi
      squallidi! Pura propaganda per attirare i giovanissimi che però stupidi
      non sono!

    • I dirigenti del ProgReS sono stati anche dirigenti di IRS assieme a Gavino Sale fino al 2010. A loro volta infatti avevano ripreso la vecchia idea sardista.

    • Sicuramente quando i dirigenti di Progress parlano di flotta sarda stanno parlando anche di una idea che li ha visti partecipi nel momento in cui facevano parte di iRS….come lo continua a fare lo stesso iRS attualmente…certamente il bisogno di maggiore possibilita’ di collegamenti navali, aerei è stata sempre sentita, anche quando al governo della regione sarda vi era un presidente sardista che subiva un controllo totale da parte della sinistra italiana di allora, incapace di portare avanti nemmeno uno dei 13 punti programmatici presentati dal Ps D’Az prima di quelle elezioni regionali per cui non vedo quale sia il problema…..anzi cio’ che vedo è che mentre a torto o a ragione si prova a dare qualche valida risposta al problema ingigantito dal monopolio dell’attuale Cartello stiamo qui a cercare diritti di primogenitura. Cio che credo impossibile è il credere a una vera “flotta sarda” che ci dia la possibilita’ di solcare tutte le rotte del mediterraneo a prezzi “giusti” se non “veramente”in mano ai sardi e senza chiedere il permesso al “presidente delconsiglio italiano di turno”!

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