Petizione di interesse storico per la Sardegna

Cari Lettori,

Vi invitiamo a prendere posizione in merito ad una raccolta firme che riguarda la dignità della ricerca storica del nostro passato:

E’ ferma intenzione dei firmatari di questo documento pretendere dalle autorità accademiche sarde e dai responsabili delle Soprintendenze archeologiche della Sardegna risposte a queste domande:

1. E’ vero o non è vero che in un certo giorno di una trentina di anni fa, fu ritrovato a Villanovafranca un coccio presuntivamente del XIV secolo avanti Cristo che presentava iscrizioni cuneiformi, come tali individuate da un assirologo della fama del prof. Giovanni Pettinato? E se sì, la persona che lo ritrovò e che oggi dirige un importante museo territoriale che ne ha fatto, a chi lo ha mostrato, che notizie ha raccolto su quell’antico reperto?
2. E’ vero o non è vero che da qualche parte, esiste una navicella nuragica, trovata nei pressi di Teti, la quale presenta evidenti segni di scrittura? E se è vero, quando e dove sono stati pubblicati gli studi che naturalmente devono esser stati pubblicati dagli esperti della Soprintendenza che l’hanno ritrovata e esaminata?
3. E’ vero o non è vero che un giorno precedente il 5 febbraio 2010, in regione Capichera, fu trovata una ceramica con una “misteriosa scrittura” come riferirì il telegiornale della emittente sarda Videolina? E se sì, che ne è stato della ceramica e che cosa hanno scritto su quella ceramica gli archeologi che per la Soprintendenza hanno fatto gli scavi?
4. E’ vero o non è vero che nei pressi di Pozzomaggiore, in data non precisata è stato ritrovato un coccio di ceramica con evidenti segni di scrittura? E se si, che ne è stato del reperto e che interpretazione ne è stata data dai funzionari dello Stato che dovrebbero averla in custodia?

Questo testo, insieme alle firme ed agli eventuali commenti, sarà presentato quanto prima al Consiglio regionale della Sardegna, al Governo sardo, ai parlamentari eletti in Sardegna, perché facciano proprie queste domande, attraverso interrogazioni, interpellanze, mozioni e quanto altro riterranno più opportuno. Alle firme sotto questo documento saranno aggiunte quelle raccolte su Facebook allo stesso scopo.

Per firmare online: http://firmiamo.it/ilnostrodirittoasapere

L’iniziativa è partita il 17 maggio scorso su impulso del giornalista Gianfranco Pintore ed altri intellettuali Sardi interessati a spezzare il muro di silenzio (http://gianfrancopintore.blogspot.com/).

Vi ringraziamo per la partecipazione.

Iscarica custu articulu in PDF

Redazione SANATZIONE.EU

Be Sociable, Share!

    Commenta



    Per la pubblicazione i commenti dovranno essere approvati dalla Redazione.