Meloni (RS): ‘Assunzioni nella Sanità? I conti non tornano’

Sanità sarda: Moirano sposta al 2020 la progressiva assunzione di 2000 dipendenti. Ma i conti non tornano. Frottola elettorale?
Franco Meloni (Riformatori Sardi) ci spiega le ragioni.

Devo dire che la Giunta Regionale e il suo “entourage” sanitario continuano a stupirmi con la loro azione dove l’incapacità sembra fare a gara con la propaganda ed entrambe vincono.

L’ultima notizia è la sbandierata assunzione di 2000 nuovi dipendenti da qui al 2020, grandi proclami, basta blocchi, finalmente si riparte, solito miglioramento della qualità, più servizi ai cittadini, etc., etc., insomma, l’alba di un nuovo futuro sotto la guida illuminata di Pigliaru e dei suoi prodi.

L’unico che partecipa con parsimonia (ehm, ehm) alla faccenda è colui che dovrebbe esserne il massimo interprete, il direttore della ATS Fulvio Moirano, il quale precisa che si, certo, si farà tutto quello che dice l’assessore, però ci vuole un po’ di calma e di tempo, e indica il 2020 come anno di raggiungimento dell’obbiettivo.
E non ha tutti i torti perché evidentemente non si sente di partecipare toto corde a quella che sembra proprio una manovrina elettorale di aiuto al povero centrosinistra in affanno; magari non lo è ma di sicuro gli assomiglia molto.

Vediamo perché. Perché, a leggere gli atti e le cronache, si tratta nella sostanza della stabilizzazione di circa 800 dipendenti precari, cioè di gente che è già in servizio ma che non è ancora di ruolo e che pertanto verrà stabilizzata secondo le norme vigenti, in particolare secondo il recente decreto Madia.

Quindi sotto questo fronte, a parte il destino individuale degli interessati (che è comunque importante), nessun miglioramento dei servizi può essere atteso, nessuna nuova aggiunta di personale e di conseguenza nessuna crescita di qualità né tanto meno di quantità delle prestazioni.
I miglioramenti dovrebbero venire invece dalle nuove 1200 assunzioni che non si sa esattamente quando potranno avvenire né quale tipologia di personale riguarderanno salvo la precisazione che non si tratterà di amministrativi e neppure di tecnici.

Domandine sparse, perché niente tecnici? Laboratori, Radiologia, Anatomia Patologica, Medicina Nucleare, etc., ruotano nell’oro della sovrabbondanza di personale? Oppure non sono ritenuti importanti?

Ma lasciamo perdere le quisquilie e andiamo al cuore della faccenda, che forse spiega perché la Giunta ha voluto a tutti i costi un manager bravo come Moirano, anche se ho qualche dubbio che perfino lui sia attrezzato per i miracoli.
E si, perché la Giunta comunica che l’ATS dovrà ridurre la spesa per il personale di 38 milioni per il 2018 e di 76 per il 2019!

Cioè, devono assumere 1200 persone in più ma devono anche ridurre la spesa di decine di milioni: francamente più che un direttore generale, per quanto esperto e bravo, qui servirebbe un santo che sappia fare miracoli.
Al costo medio di circa 40.000 euro a dipendente, 1200 assunzioni significano una maggiore spesa di una cinquantina di milioni, euro più euro meno, che davvero non si sa dove Moirano dovrebbe trovarli considerato che la Giunta si aspetta una riduzione della spesa di circa altrettanto nel 2018 e quasi il doppio l’anno seguente.

L’assessore assicura che ora il direttore grazie ad una maggiore flessibilità nell’utilizzo delle risorse umane ma fermo restando il vincolo della spesa potrà “riorganizzare e riqualificare l’intero servizio” E cioè? Li moltiplica?

Insomma, se davvero assumono 1200 persone in più e se davvero devono risparmiare da 40 a 80 milioni in due anni, dove troveranno i soldi per pagare i nuovi dipendenti? Oppure li assumono senza pagarli?

A me i conti non tornano affatto e mi viene un dubbio: non sarà che ci stanno prendendo per i fondelli?

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Redazione SANATZIONE.EU

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