Sardigna Natzione inaugura la sede di Ittiri: Ritorna il Partidu Sotzialista Sardu?

I nostri complimenti a Sardigna Natzione per la recente inaugurazione della nuova sede di Ittiri del Sassarese: l’evento dei paradossi indipendentisti.
Tra gli invitati: Gavino Sale (IRS), Cristiano Sabino (AMPI), Claudia Zuncheddu (Rossomori), etc.
Quasi tutti di sinistra. Persone rispettabilissime ma….Sardigna Natzione, quando intende crescere?

Un movimento che dopo la guerra fredda aveva fondato la sua rinascita sul superamento della sola ideologia socialista, aprendosi pertanto con Angelo Caria alla
necessità di creare un moderno soggetto politico pluralista, può essere lo stesso soggetto politico che non invita altri partiti (indipendentisti ma soprattutto autonomisti) Sardi alle proprie iniziative?
E qualora terzi non si avvicinassero, si è mai chiesto del perché?
Inoltre: un simile soggetto riformista (ma nei fatti apparentemente conservatore), può essere lo stesso movimento politico che non rinuncia ad iconografie nostalgiche di matrice ideologica come il Che Guevara?
Infine: a che serve parlare di unità quando nella pratica il metodo danneggia i buoni contenuti?

Ad Ittiri, nella sua gioviale atmosfera di cordialità, si è in realtà consumato l’ennesimo schiaffo al pluralismo della Nazione Sarda e l’ennesima pacca sulla spalla ad un circuito indipendentista settarista, autoreferenziale, che fonda le ragioni della sua esistenza attorno ad un nucleo politico-elettorale marginale che, di elezione in elezione, si fraziona sempre più e perde anche i pochi consensi storicamente conseguiti.
Ed è proprio questo a stupire e contemporaneamente deludere: ci si domanda infatti se un leader come Bustianu Cumpostu, dopo l’importante lavoro (di cui gli siamo grati) per la divulgazione di una coscienza territoriale in Sardegna svolto nel corso degli anni, non si sia eccessivamente piegato sul passato nel timore di rinnovare veramente il proprio progetto politico.

Di Bomboi Adriano.

Iscarica custu articulu in PDF

U.R.N. Sardinnya ONLINE – Nazionalisti Sardi

Be Sociable, Share!

    13 Commenti

    • Ma che volevano? Forse il Sign.Bomboi vorrebbe una bella “Orgia” alla Casini? Forse che i concetti di Socialismo/Comunismo non siano Valori di TUTTA l’Umanità è non un retaggio della guerra fredda? Addirittura contro l’immagine del Chè,forse che un ritratto di Mussolini avrebbe significato meno retorica è più politica partecipativa e plurale? Forse che il Caria era un Reazionario come il pseudoIndipendentismo che vorrebbero certi signori che vivono a Cagliari?
      Basito!

    • Giuseppe, mi spiace che nel 2011 ancora si parli di Mussolini e di altri soggetti morti da oltre 50 anni…
      Nessuno ha negato i valori che socialismo e comunismo hanno avuto nella storia di milioni di persone (a prescindere dal sangue che i totalitarismi di quest’ultima ideologia hanno comportato). Il punto è che chi intende rappresentare una Nazione, deve capire che non sta rappresentando se stesso o l’ideologia della propria cerchia di amici, ma anche cittadini che non condividono quelle icone e si riconoscono in altri valori, tra cui il liberalismo.
      Sardigna Natzione superò il Partidu Sotzialista Sardu proprio con questi obiettivi, ma se si è cambiato il pelo, il vizio del lupo è rimasto lo stesso.

      Inoltre quando si parla di unità tra indipendentisti, bisogna capire che oggi le “unità” devono avere scopi pratici: partecipare alle riforme delle nostre istituzioni e creare quindi vera autonomia ed in seguito vera indipendenza, non utopie. E per arrivare a quei numeri servono, come minimo, accordi con i movimenti sardisti. Diversamente si rimane a fare i galli nel pollaio scannandoci a vicenda sul nulla.

      Da Ittiri non è venuta fuori nè la prima, nè la seconda esigenza che ho segnalato, ma il solito film già visto e che recentemente si è chiamato “Unidade indipendentista”. Gli elettori attraverso il voto hanno già giudicato più volte e sempre negativamente quella formula.

    • Può essere,Adriano :) Cmq seguendo il tuo ragionamento perchè non allearsi anche con Flavio Carboni ed altri “Sardi” simili..tanto basta fare numero…Sè fosse vero :) )
      Buona Giornata

    • Quanto casino per un manifesto di Guevara appeso là da anni…nemmeno i tori sclerano così quando vedono rosso.

    • E se ci fosse stata una svastica? E perché mancavano diversi partiti Sardi? Sardigna Natzione dia l’esempio al posto di giustificare vecchi comportamenti.

    • Adrianu, no fetzast ch cudhu tziu’e su viagra, ca biri comunistas in su cessu puru! Pentza a ita at bofiu nai a fraigai unu referendum, e m’as nai ca no est obertu a totus!! Deu pentzu, chi passus bnadant faus unu po borta, in attobius prus mannus e mellus cuncordaus s’ant apori cumbidai is partidus autonomstas o unionistas’e chi siant, nosciu chi serbada a meda, prus de provai no at a essi. De siguru, no si podiri cuncordai un’unidadi elettoralòi cun custus, poita ca teneus diferentis maneras de bolli fai politiga!

    • Rispetto le opinioni di tutti ovviamente ma, Marco, anche in questo caso non condivido. Se fosse come dici allora non si spiegherebbe come mai c’era la presenza di Claudia Zuncheddu dei Rossomori (che si allea con il PD) ma non del PSD’AZ che ha sviluppato un piccolo dibattito in Sardegna e sulla stampa con la sua mozione indipendentista (senza levare nulla alla Zuncheddu).
      I fatti purtroppo dimostrano che ci sono sempre due pesi e due misure, questo modo di fare è superato e controproducente.
      Bisogna avere il coraggio di ammettere i nostri sbagli se vogliamo migliorarci tutti.

      Sempre sul tema segnalo: http://gianfrancopintore.blogspot.com/2011/01/il-cartello-indipendentista-e-la.html

    • Un paragone tra l’ immagine di Che Guevara e di una svastica nazista è talmente ridicolo che non merita nemmeno una risposta. Se non capisci il perchè sono problemi tuoi.
      Per il resto mancava il PSDAZ perchè non si può assolutamente trattare con chi sostiene Cappellacci, sarebbe un suicidio per tutte le sigle indipendentiste, non per questioni ideologiche ma perchè significherebbe legittimare indirettamente il più prono servilismo verso Roma.
      Il PSDAZ lo molli e poi si vedrà.

      P.S. A scanso di equivoci: non sono un comunista ma un liberale convinto.

    • Perché? L’alleanza dei Rossomori con il PD è diversa?
      O si invitano tutte le sigle, senza pregiudiziali, o nessuno.
      Da questo pensiero non si torna più indietro.

      Ma certo che il Che Guevara ha una storia profondamente diversa dall’ideologia assunta dalla svastica, ma l’iconografia del Che rimane comunque un preciso simbolo ideologico CHE NON RAPPRESENTA il Popolo Sardo. E’ inutile che si giri intorno a queste banalità cercando di difendere l’indifendibile.
      Mettere qualcosa alle spalle di un meeting indipendentista e poi minimizzare la cosa è un gesto alquanto immaturo.

      Ad ogni modo invito a rileggere le cose già scritte per evitare di ripeterci. Purtroppo esiste anche un ignoranza diffusa nella sinistra indipendentista sarda secondo la quale, se si contesta un simbolo, allora chi contesta è automaticamente un anticomunista.
      Io sono solo Sardo e mi interessa osservare la sensibilità di tutti. Quella di pochi che invece impongono qualcosa a tutti è solo superbia e noncuranza del proprio Popolo.

    • La presenza dei Rossomori è diversa per due motivi:

      - I Rossomori non hanno mai sostenuto una Giunta regionale a guida PD quindi per logica non potevano nemmeno avallare il potenziale servilismo di questa.

      - Hanno avallato invece la ricandidatura di Renato Soru, pur essendo nella fase finale del suo mandato iscritto al PD, non è mai stato così prono agli interessi di Roma nemmeno nei momenti peggiori.

      In ogni caso, se l’ obiettivo è quello di lavorare per un fronte comune, per il sistema dei veti incrociati è impossibile che a fianco al PSDAZ stiano i Rossomori e viceversa. Perciò bisogna scegliere: o gli uni o gli altri.
      In questo momento, per i motivi succitati la strada migliore è quella della trattativa coi Rossomori (tutt’ altro che scontata, Claudia Zuncheddu è là a titolo personale ed è in rotta di collisione per la mancata candidatura alle primarie del centrosinistra).
      Far dialogare tutte queste sigle e farle parlare con una voce unica sarebbe già un successo enorme (stiamo parlando del 6-7% circa dell’ elettorato), metterci in mezzo anche il PSDAZ (che assieme ai Riformatori sta erodendo in maniera eccellente l’ elettorato di CDX al PDL) rischierebbe di far saltare il tavolo.

    • Ma dai Davide che lo sanno tutti perché sono nati i Rossomori.

      Ad ogni modo non c’è nulla di prestabilito, anche il PSD’AZ credo valuterà bene cosa fare alla prossima tornata elettorale.
      Il caso IRS/Costituente è tutto da valutare, molte persone rivedranno alcuni punti del loro agire.

    • Ho saputo comunque che un esponente del PSDAZ sassarese è stato invitato all’ inaugurazione ma poi la presenza non c’è stata per motivi interni a SNI (non di disaccordo politico, ma per faccende personali sulle quali non posso dire di più).

    • “Ragioni personali”? Molto male comunque.

      E Giovanni Colli -il segretario- era stato invitato?

      Di norma se si invitano i DIRIGENTI di altri movimenti, si deve fare la stessa cosa con gli altri.

      Riflettiamoci bene sulle cose.

    Commenta



    Per la pubblicazione i commenti dovranno essere approvati dalla Redazione.