Difesa USA e Stanford University alleate nello studio del terrorismo

E’ solo del 2010 l’ennesima evoluzione dello studio riguardante la fenomenologia terroristica internazionale.
La globalizzazione ha fatto maturare livelli tali di interdipendenza tra Stati che ormai, al Pentagono stesso, la catasta di profili e potenziali minacce elaborata dai più grandi analisti a disposizione non soddisfa più completamente gli alti standard di prevenzione delle minacce a cui guarda Washington.

Fu con tali esigenze che nel 2008 nacque la “Minerva Initiative”, una comunità di ricerca scientifica incaricata di studiare il passato, il presente ed il futuro dei mutamenti geopolitici mondiali, con riferimento alle potenziali aggressioni agli USA; con lo studio delle teorie di deterrenza a tali aggressioni e con la capacità di fornire analisi sempre più accurate nella previsione degli scenari futuri.
Questa comunità, direttamente sponsorizzata dal Pentagono, si avvale dell’utilizzo di esperti su tutti i livelli, non ultimi quelli derivanti dai prestigiosi circuiti della ricerca universitaria.
Tra i vari, l’Iniziativa “Minerva” collabora con la californiana Stanford University. Una delle più celebri accademie del mondo, all’avanguardia nel settore delle nuove tecnologie (da essa arrivano i fondatori di Google e della Hewlett-Packard) e dello studio per lo sviluppo delle relazioni internazionali.
Tra i dipartimenti della Stanford vi è il CISAC (Center for International Security and Cooperation), ultimamente investito di un nuovo lavoro: quello di creare uno spazio multimediale nel quale sarà inserita una mappa genealogica sui gruppi terroristici/rivoluzionari conosciuti.
Non si tratta di un semplice spazio di catalogazione come ve ne sono già tanti, si tratterà di un centro di valutazione dei dati nel quale saranno create delle proiezioni comportamentali sull’evoluzione degli elementi individuati. Ad esempio si studierà il rapporto dei gruppi terroristici nei confronti della popolazione, o meglio, l’evoluzione, ed il loro adattamento nel tempo e nel contesto vissuto, di questi comportamenti; di quelli nei confronti del Governo (in questo caso verso quello USA ed alleati); le loro potenziali azioni e le eventuali relazioni tra gruppi più o meno diversi operanti sotto un profilo di illegalità o aventi l’obiettivo di sostituirsi (od integrare) il potere costituito.
Nello specifico, i parametri di catalogazione della griglia saranno orientati sui seguenti punti:

- Il nome del gruppo, compresi pseudonimi;
- Una storia con una sequenza temporale, anche se il gruppo è attivo, inattivo o sciolto;
- Gli obiettivi del gruppo/ideologia;
- Dirigenti chiave;
- Dimensione del gruppo (per data);
- Risorse, sotto forma di denaro e armi;
- Gli elementi situati oltre le capacità di intervento ed influenza;
- Date degli attacchi conosciuti (scansione dalla prima all’ultima);
- Obiettivi sensibili;
- Area delle operazioni;
- Tattiche;
- Attività politiche (per data);
- Principali esperienze operative (per data);
- Gruppi scissionisti noti (per data);
- Rapporti con altri gruppi (per data);
- Relazioni con la popolazione circostante/sostegno popolare;
- Definizione caratteristiche/grandi eventi.

Il team, inizialmente finanziato con 500.000 dollari su base triennale, sarà patrocinato dall’esperta del settore Martha Crenshaw, la quale ha riconosciuto che la principale difficoltà di questo lavoro consisterà essenzialmente nella difficoltà di registrare dei dati in rapido e costante mutamento, affinché si possa fornirne valutazioni attendibili.
Il progetto universitario si concentrerà nella sua fase iniziale sul caso Pakistano.
Progetti per il futuro riguardano la ricerca in espansione per includere i gruppi in America Latina, Europa, Medio Oriente e gli Stati Uniti e, se il tempo e le risorse lo permetteranno (al di là degli studi dell’Iniziativa “Minerva” sul Pacifico), ci sarà anche uno spazio per includere i principali gruppi storici come il movimento rivoluzionario russo.

Non che il Pentagono non svolgesse già attività simili, ma stavolta, volente o nolente, il terrorismo globale è entrato definitivamente nell’era dell’hi-tech.

Fonti:

CISAC – Stanford University (CA): http://cisac.stanford.edu/

“Initiative Minerva” – Dipartimento della Difesa USA: http://minerva.dtic.mil/

Dipartimento della Difesa USA: http://www.defense.gov/

Pentagono: http://pentagon.afis.osd.mil/

Di Floris Maurizio.

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U.R.N. Sardinnya ONLINE – Nazionalisti Sardi

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