A Uliana convegnu de sa Consulta Natzionalista Sarda

Programma del convegno – Antoni Putzu:

Redazione SANATZIONE.EU

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5 Commenti

  • Che utilità può avere un incontro tra quattro gatti, sapendo anche che Casula da un certo orecchio non ci sente? E i movimenti indipendentisti? Anche per la zona franca non ci sono possibilità, non potrà mai essere concessa.

  • In Val di Susa e in Sicilia esponenti istituzionali propongono la zona franca anche laddove non è formalmente prevista. In Sardegna è prevista all’art. 12 dello Statuto Autonomo ma ben pochi se lo ricordano, è una battaglia politicamente perseguibile e bisogna considerare che la ZF può avere diverse applicazioni.

  • In risposta a “SARDISCO”.
    Ogni convegno, manifestazione o semplice assemblea, formata da 4 o da 400 gatti e nel quale si affrontino temi prettamente legati alla Sardegna, la sua politica, la sua sovranità, il suo futuro, il suo passato ecc, non sono mai inutili. Sono casomai in estremo ritardo. Da diversi decenni, infatti, si avrebbe dovuto parlare di temi a noi cari e vitali, invece abbiamo delegato e lasciato parlare per noi lo stato italiano. Con le conseguenze attuale che sono sotto gli occhi di tutti. Non è utile e tanto
    meno corretto, criticare e giudicare chi, cerca di capire con tutti i metodi legali e leggittimi una via di uscita dalla situazione drammatica e disastrosa che si è venuta a creare nell’Isola. Caro SARDISCO, rispetto le tue opinioni, ma se fossi venuto al convegno di Oliena (anche molto partecipato) ti saresti reso conto che non solo le zone franche sono attuabili e perfettamente legali ma che, già dal lontano 1998 ben 6 di queste sono state istituite in Sardegna tramite decreto legge n. 75/98 ma, in questo caso per colpa dell’inettitudine dei vari Governi Regionali, mai delineate nei confini e mai comunicate allo stato italiano. Ora che la crisi sta attanagliando le nostre famiglie e le nostre genti, a causa di politiche scellerate e decisioni sbagliate (prese non da noi) una nuova coscienza si sta sviluppando in Sardegna e le opportunità per la defiscalizzazione ci sono e sono tutte legali, legittime e riconosciute dalla costituzione italiana. Penso che da parte nostra sarebbe meglio avere un po più di fiducia in noi stessi e nei nostri diritti, legittimi e sacrosanti. Siamo un isola e non possiamo avere lo stesso trattamento fiscale che hanno le altre regioni che non hanno il mare attorno! Dovremo smettere di piangerci addosso e criticarci tra di noi, dando solo ragione a chi viene da fuori e detta legge in casa altrui, ed iniziare a sviluppare una politica seria affinchè cambi la nostra situazione, sopratutto quella economica. Infine, non so quale sia l’orecchio sordo del prof. Casula, so solo che è una persona che rende onore ai Sardi e che i suoi studi, se non altro, ci portano fuori dal luogo comune che vuole i Sardi solo come Popolo eternamente dominato, debole e vigliacco. E ho notato quanto grande sia l’amore per la sua terra e per la ricerca delle verità nascoste. Se ognuno di noi ne avesse avuto meno della metà, la Sardegna camminerebbe da sola da un bel pezzo.

  • La ringrazio per la risposta, signor Putzu.

  • Grazie a lei per avermene dato la possibilità. Dialogo, rispetto e confronto sono la cosa migliore. Antoni Putzu.

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