La Regione Sardegna finanzia la propaganda russa: lettera alle istituzioni

42.500 euro pubblici usati in parte per aiutare Putin.

Sventagliata di propagandisti filorussi a spese dei contribuenti.

Dove?

A Cagliari.

Paga la Regione Sardegna guidata dai 5 stelle, ma i soldi sono i nostri: 42.500 euro dei contribuenti destinati in parte alla disinformazione russa. E regolarmente erogati grazie alla legge n. 14/2006.

Si tratta dell’importo stanziato dall’assessorato regionale alla cultura per l’edizione 2025 del festival “letterario” chiamato “Neanche gli Dei” e pilotato dalla società Vox Day. Tutto ciò mentre Mosca bombarda le case delle famiglie ucraine, uomini, donne e bambini.

Giorgio Bianchi ed Elena Basile tra le varie “star” dell’evento in programma a fine luglio, e ospitato in uno spazio altrettanto pubblico: il Lazzaretto del Comune di Cagliari, comune guidato peraltro da una giunta “progressista”.

Non mancano neppure alcune “star” locali notoriamente filorusse: da Simone Spiga, direttore di un giornale online in fase di registrazione al tribunale di Cagliari da anni, a Pino Cabras, volto noto di Byoblu e altre amenità complottistiche.

Adesso alla Digos il compito di verificare se verrà diffuso materiale di Russia Today, sanzionato dall’Unione Europea. E a noi contribuenti il compito di denunciare Regione e Comune per questo discutibile uso dei soldi pubblici spacciato per “cultura”.

A tal proposito, Francesco Nocco ha promosso una lettera, indirizzata alle istituzioni, per una richiesta di urgente sospensione del patrocinio e verifica immediata dei finanziamenti pubblici al festival “Neanche gli Dei” (24–27 luglio 2025, Lazzaretto Sant’Elia, Cagliari).

Ecco al seguito il testo.

Alla cortese attenzione di:

Assessorato alla Cultura del Comune di Cagliari
Assessorato alla Cultura del Comune di Quartu Sant’Elena
Assessorato alla Cultura della Regione Autonoma della Sardegna
Comune di Cagliari
Comune di Quartu Sant’Elena
Presidenza e Giunta della Regione Sardegna

Con la presente, noi firmatari ci rivolgiamo alle istituzioni sarde con spirito costruttivo e con senso di responsabilità civica, chiedendo con urgenza una verifica accurata e immediata circa il patrocinio e gli eventuali finanziamenti pubblici concessi al festival “Neanche gli Dei”, in programma dal 24 al 27 luglio 2025 presso il Lazzaretto Sant’Elia di Cagliari.

A rendere particolarmente allarmante il quadro è la presenza nel programma 2025 del festival di Giorgio Bianchi, Pino Cabras ed Elena Basile, invitati attraverso soldi pubblici.
Giorgio Bianchi è noto per la sua attività di negazione o minimizzazione di crimini di guerra attribuiti alla Russia secondo la comunità internazionale, osservatori e giornalisti internazionali. Ha ricevuto accrediti ufficiali dal Cremlino per realizzare documentari in zone occupate, sempre accompagnato da “delegati” locali, agendo di fatto come voce del regime russo in Italia.
Pino Cabras è diventato noto per le sue posizioni estremamente complottiste e filorusse (come riportato anche da Wikipedia) ed è uno degli ospiti del media “alternativo” Byoblu. Elena Basile, è oggi una delle voci più note della narrativa filorussa nei media italiani. Ha più volte assunto posizioni apertamente giustificazioniste nei confronti dell’invasione russa dell’Ucraina, arrivando a negare o minimizzare crimini di guerra documentati e ammessi dai russi stessi.
Si tratta di figure note a livello nazionale per la loro vicinanza ideologica alla Federazione Russa e per la sistematica diffusione di contenuti propagandistici che giustificano l’invasione dell’Ucraina.

Tale richiesta nasce dalla preoccupazione concreta e documentata per la presenza, in qualità di conduttore e figura di riferimento dell’evento, di Simone Spiga, già volto delle edizioni precedenti del festival, nonché referente regionale del Comitato “Fermare la Guerra” e delegato dell’ENAC, Ente Nazionale Attività Culturali. Dietro queste etichette apparentemente neutre, Spiga ha costruito un’attività pubblica e sistematica di disinformazione, giustificazione dell’invasione russa dell’Ucraina e denigrazione della comunità ucraina residente in Sardegna.
Attraverso i suoi canali social Facebook, Instagram e X e sul blog da lui diretto, “reportsardegna24.it”, Spiga ha più volte pubblicato contenuti con simboli ufficiali della propaganda di guerra russa, come la lettera “Z”, oggi riconosciuta a livello europeo come emblema dell’aggressione militare contro uno Stato sovrano. I suoi profili sono una diffusione sistematica di fake news, si fa esempio su post giustificazionisti e revisionisti di crimini di guerra accertati da giornalisti internazionali sul campo, diffuso la propaganda russa sull’attacco all’ospedale pediatrico Okhmatdyt di Kyiv, e pubblicato articoli e didascalie con etichette infamanti – come “nazisti” – rivolte a donne, bambini e anziani ucraini presenti a Cagliari in occasione di eventi pacifici.
Simone Spiga risulta inoltre coinvolto, in più occasioni, come moderatore di eventi organizzati da Donbass Italia, LADA Sardegna-Russia (associazione apertamente filoputiniana) e persino ad eventi patrocinati da Russia Today – emittente ufficialmente sottoposta a sanzioni da parte dell’Unione Europea perché considerata un organo di propaganda diretto del Cremlino, finanziato dal Ministero della Difesa della Federazione Russa.
Non si tratta di episodi isolati, bensì di una strategia comunicativa consapevole, costruita nel tempo, volta a screditare il popolo ucraino, e a promuovere narrazioni antieuropee e antidemocratiche. L’ampia documentazione raccolta, allegata alla presente, mostra come il sig. Spiga non sia un semplice “opinionista”, ma un attivo e instancabile promotore della guerra di Putin.

Alla luce di tutto ciò, ci domandiamo: può un evento pubblico, ospitato in uno spazio comunale, ricevere risorse pubbliche e godere del patrocinio di enti locali e regionali quando dà voce e spazio a figure apertamente coinvolte nella giustificazione di un’aggressione militare condannata dall’ONU, dall’Unione Europea e dallo Stato italiano?

Crediamo che la risposta debba essere univoca e ferma.

Per questo, chiediamo:

1. L’immediata sospensione del patrocinio istituzionale al festival “Neanche gli Dei” e la revoca di qualsiasi forma di sostegno economico da parte di enti pubblici;
2. Una verifica puntuale, trasparente e documentata delle risorse eventualmente già erogate o promesse, e la loro pubblica rendicontazione;
3. Una presa di posizione ufficiale delle istituzioni sarde contro ogni forma di propaganda filorussa finanziata con fondi pubblici.

In allegato a questa lettera, si trova una cronistoria dettagliata delle attività pubbliche di Simone Spiga, corredata da prove fotografiche, link e riferimenti pubblici, a disposizione delle autorità competenti.
Invitiamo inoltre cittadini, associazioni, attivisti, giornalisti e istituzioni a sottoscrivere questa lettera aperta, disponibile al seguente modulo online.

Le firme raccolte saranno consegnate ufficialmente insieme al presente documento.

Cagliari.

Per visionare i contenuti completi e aderire, ecco il link al documento completo su Google Docs.

Questa invece è la locandina dell’evento:

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Redazione SANATZIONE.EU

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