SAPPanada. È su smartphone il turismo enogastronomico dell’isola

Arriva sAPPanada, connubio tra enogastronomia e ricettività al servizio del turismo.

L’iniziativa di Veronica Matta.

L’asse agroalimentare è la chiave per la Sardegna e per molte regioni italiane. Significa cultura, ambiente, turismo, ma anche produzione, impresa.

Sa panada come simbolo dell’alimentazione regionale inserita in un progetto capace di valorizzare turisticamente i territori di Assemini per il sud, Cuglieri per il centro e Oschiri per il nord, potrebbe anche rappresentare uno dei simboli del made in Sardinia. Le tre zone individuate, Assemini (Campidano), Cuglieri (Montiferru) e Oschiri (Gallura), unite dall’antica arte della panada, insieme promuovono e valorizzano un interessante itinerario in grado di intercettare i flussi emergenti di un turismo di qualità, affascinato dalla longevità e dagli stili di vita dei sardi, denominato La via de sa panada. Dalla gita fuori porta all’itinerario per una mini vacanza, oltre al percorso La via de sa panada, un ricco indirizzario per organizzare una spesa e un assaggio a km 0, tra i seguenti punti: agriturismo, produttori, aziende agricole, cantine, mercati e mercatini, selezionati dalla rete sa panada per acquistare cibi genuini direttamente dal produttore. Convinti – dichiara la promotrice Veronica Matta – che il turismo culturale associato ad un tour del gusto, della tradizione e dello sport possa funzionare. Immagino i turisti (svizzeri, inglesi, francesi, spagnoli) che sbarcano da una nave della Costa Crociere per scoprire sa panada con un tour che partendo da Assemini si dirige verso Cuglieri fino ad Oschiri, rapiti dalla bellezza del territorio, dal mare e dalle colline di viti e ulivi, sorpresi dalla varietà di gusti delle panadas, entusiasti davanti ai segreti della preparazione delle tradizionali panadas”.
È l’idea del viaggio esperienziale proposto dall’Associazione Sa Mata che per questo ha realizzato un’app che si occupa di gastronomia per la passione dei turisti. L’applicazione sAPPanada per il tour de sa panada all’insegna del gusto, dell’arte e dello sport, si potrà scaricare sullo smartphone per il turista fai da te, comoda e sempre a portata di taschino per vivere un viaggio esperienziale local e piena di sorprese. Il modo migliore per conoscere una destinazione turistica è sempre quello di girarla insieme alle persone che ci vivono – dichiara Veronica Matta, presidente de Sa Mata – la conoscono e ce la fanno scoprire grazie alla propria esperienza. Il viaggio on the road tra Sardegna, Spagna e Isole Baleari raccolto nel libro Panada on the road, si trasforma in una guida turistica per La via de sa panada in Sardegna, e la tappa fuori dall’isola a Palma di Maiorca e Minorca in cui sarà possibile conoscere le panades locali e il culto della Madonna della Panada. L’APP – conclude Veronica Matta – fungerà da collegamento diretto tra il pacchetto turistico promossa dall’associazione Sa Mata, le strutture ricettive, le associazioni culturali coinvolte e i turisti.

Promuove l’iniziativa anche l’assessore regionale al turismo, Gianni Chessa: «L’idea di sposare un percorso enogastronomico con un progetto culturale che si sviluppa in tre importanti territori della Sardegna, rispecchia negli obiettivi, l’indirizzo programmatico che la Regione intende perseguire per realizzare una promozione turistica che sia di forte richiamo anche nel periodo al di fuori dei mesi estivi. “La via de Sa Panada” riguarda in particolar modo tre centri dell’Isola distanti e differenti, come Assemini, Cuglieri e Oschiri. Tre territori che hanno storie diverse, con in comune il “magico scrigno ripieno”, una Via de sa Panada nata per raccontare una Sardegna antica ricca di sapori intensi. Un’iniziativa nata da un lungo e ricco lavoro sul campo da parte di 4 donne speciali, Veronica Matta (Presidente Sa Mata), Maria Carmela Deidda (Città di Assemini), Rita Fenu (Gurulis Nova), Marisa Cossu (La casa della panada) con la sinergia degli operatori turistici (Hotel, B&B, appartamenti) di Assemini, Cuglieri e Oschiri e che, grazie all’interesse di un amministratore comunale di Assemini, il consigliere Gigi Garau (Lega-Psdaz), da sempre in prima linea nella promozione e studio delle tradizioni enogastronomiche della Sardegna, oggi ha tutta la mia attenzione. Un progetto a cui l’assessorato guarda con interesse, con l’augurio che funga da volano e da stimolo per iniziative simili, volte a raccontare le eccellenze della nostra terra».

Redazione SANATZIONE.EU

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